Il 22 Marzo si svolge la Giornata Mondiale dell’Acqua, un appuntamento che ricorre ogni anno e che ha viso la luce nel 1993 per opera delle Nazioni Unite.
Nel mondo sono tante le persone che non hanno accesso a fonti sicure d’acqua e a strutture igieniche adeguate, e questa è una delle cause primarie di malnutrizione nel nostro pianeta.
Una delle malattie più legate alla malnutrizione è la diarrea, che non consente alle sostanze nutritive del cibo di essere assorbite, provoca inappetenza e debilita il sistema immunitario; è un circolo vizioso: i bambini malati perdono nutrienti essenziali per la crescita, diventano malnutriti e vedono aggravarsi il loro stato.
Circa 1,8 miliardi di persone bevono acque non sicure; sono inoltre 2,5 miliardi le persone che non hanno accesso a servizi igienici con le conseguenti problematiche sanitarie e malattie che ne derivano. Questo provoca ogni giorno la morte di 1.000 bambini sotto i 5 anni.
All’interno dei programmi di lotta alla malnutrizione, Azione contro la Fame realizza in tutto il mondo progetti che permettono di migliorare l’accesso a fonti d’acqua pulita ed a strutture igienico-sanitarie attraverso varie tipologie di interventi. Nel solo 2013, infatti, i progetti di Azione contro la Fame nell’area Acqua e Igiene hanno aiutato oltre 3,4 milioni di persone fornendo circa 122.000 metri cubi d’acqua in contesti di emergenza, migliorando 14.935 fonti d’acqua potabile e 24.425 latrine e distribuendo oltre 378.000 kit igienici, oltre ad aver formato più di 100.000 persone per la diffusione di corrette pratiche igienico sanitarie.
Se si pensa che il 40 % dei casi di diarrea si possono prevenire con il semplice gesto di lavarsi le mani, si intravede quanto il problema sia delicato, ma allo stesso tempo risolvibile.
E’ quindi necessario continuare ad agire concretamente per fornire accesso all’acqua e a condizioni igienico-sanitarie adeguate ma anche mantenere i riflettori dell’opinione pubblica accesi su questa terribile situazione.
In questo quadro, la Giornata Mondiale dell’acqua, che quest’anno si situa poco prima della fase finale delle negoziazioni presso l’ONU che sanciranno a livello globale i nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il periodo post-2015, deve servire anche a sensibilizzare governi ed istituzioni affinché diano adeguata priorità alla promozione dell’accesso all’acqua e all’igiene, in modo da avere anche un effetto positivo sulla lotta alla malnutrizione.
La sfida è ancora grande enorme, ma sappiamo che è anche possibile.