Quest’anno 2240 rifugiati siriani e 960 giordani hanno ricevuto aiuti in denaro da Azione contro la Fame: grazie a queste somme, tante famiglie sono riuscite a risparmiare le risorse a propria disposizione e a soddisfare i bisogni elementari, come il cibo o l’affitto per un rifugio. Con il supporto di carte bancomat, i rifugiati hanno potuto comprare stufe a gas per riscaldarsi nel corso dei mesi invernali.
Una situazione destinata a peggiorare
Secondo quanto osservato da Azione contro la Fame e altre ONG attive nell’area, spesso tra le famiglie la scarsità di denaro impedisce di avere mezzi adeguati per ripararsi dal freddo.
Le difficoltà per i rifugiati nel corso di questi anni sono aumentate e spesso le famiglie sono costrette a ricorrere a soluzioni estreme: “Si decide di tagliare le scorte di cibo, accumulare debiti, sfruttare il lavoro minorile, imporre matrimoni precoci e non curare le malattie. E la situazione è destinata a peggiorare quando le famiglie più vulnerabili si trovano ad affrontare l’inverno” spiega Arnaud Phipps, direttore Paese di Azione contro la Fame in Giordania.
Azione contro la Fame lavora senza sosta in Siria e nei paesi limitrofi per portare salute, nutrizione, acqua e servizi igienico-sanitari. I nostri operatori umanitari inoltre offrono un servizio di sostegno psicologico ai bambini per aiutarli a dimenticare gli orrori della guerra.
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