Una sfida a livello globale: come prevenire e contrastare denutrizione e malnutrizione
La fame nel mondo continua, purtroppo, a essere un problema di enorme portata. In base all’ultimo Rapporto sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo (SOFI), nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto questa condizione, ovvero circa 1 persona su 11 a livello globale.
Per comprendere meglio le cause e la gravità di questa situazione, è necessario fare chiarezza su due concetti spesso confusi o utilizzati in modo intercambiabile, ma che presentano significative differenze: denutrizione e malnutrizione.
Qual è la differenza tra denutrizione e malnutrizione?
Per mantenersi in salute, ognuno di noi dovrebbe assumere ogni giorno una dose di calorie necessaria a garantire all’organismo i nutrienti necessari per poter svolgere in modo corretto tutte le sue funzioni vitali.
È importante, infatti, che proteine, carboidrati, vitamine e minerali siano presenti in modo equilibrato nella dieta alimentare di un individuo. Quando ciò non accade, e si manifesta uno squilibrio che rende insufficiente l’apporto nutritivo per un lungo periodo di tempo, si parla di denutrizione.
La malnutrizione è una condizione patologica causata da uno squilibrio nell’apporto di nutrienti, che può essere sia per difetto che per eccesso. Questo squilibrio compromette i processi di digestione, assorbimento o utilizzo dei nutrienti essenziali per il corpo.
Contrariamente a quanto si pensa, la malnutrizione non riguarda solo la carenza di cibo, ma può manifestarsi anche in presenza di un’alimentazione eccessiva o sbilanciata. A seconda del tipo di squilibrio, le conseguenze possono variare: da un lato la malnutrizione per difetto, che porta a condizioni come la denutrizione e la malnutrizione acuta o cronica; dall’altro la malnutrizione per eccesso, che può contribuire a sovrappeso, obesità e malattie metaboliche.
Denutrizione e malnutrizione, quindi, sono strettamente correlate, poiché la denutrizione nasce da una forma di malnutrizione.
Tutte le conseguenze di denutrizione e malnutrizione
La malnutrizione che porta alla denutrizione può manifestarsi in diversi modi, a seconda della gravità e della durata della condizione:
- Malnutrizione acuta, quando il peso corporeo è troppo basso rispetto all’altezza. Può verificarsi rapidamente, in seguito a una prolungata assunzione inadeguata di nutrienti o a causa di una malattia e, se non trattata correttamente, è associata a un maggiore rischio di mortalità, specialmente nei bambini.
- Malnutrizione cronica, si manifesta con un’altezza inferiore rispetto alla media per l’età. Deriva da una denutrizione cronica e ricorrente, condizione presente soprattutto in contesti di povertà, caratterizzati da malattie frequenti, scarsa nutrizione materna durante l’infanzia e cure inappropriate nei primi anni di vita. I bambini malnutriti presentano un ritardo nella crescita e nello sviluppo, che ne compromette la salute e ne aumenta la vulnerabilità alle malattie.
- Condizione di sottopeso, quando il peso è troppo basso rispetto a quello atteso per l’età. I bambini sottopeso possono manifestare segni di rachitismo, deperimento o una combinazione di entrambi.
- Carenza di micronutrienti. Un apporto insufficiente di vitamine e minerali compromette le normali funzioni corporee, come la produzione di sostanze necessarie per la crescita e lo sviluppo.
Quali sono le persone maggiormente a rischio?
Secondo i dati diffusi dal rapporto SOFI, nel 2023 ben 733 milioni di persone in tutto il mondo hanno sofferto la fame. Un dato che diventa ancora più preoccupante se guardiamo alla situazione dei bambini sotto i cinque anni, di cui 45 milioni affetti da malnutrizione acuta (“wasted”) e 148 milioni da malnutrizione cronica (“stunted”).
La gravità della situazione è evidenziata dal fatto che circa la metà dei decessi infantili, sotto i cinque anni, sono imputabili alla malnutrizione e si verificano principalmente nei Paesi a basso e medio reddito.
I neonati, i bambini, le donne in attesa o che allattano, gli anziani fragili che vivono in povertà sono le categorie di persone maggiormente esposte ai rischi della malnutrizione.
Inoltre, i casi di denutrizione e malnutrizione aumentano in contesti di conflitto o nei luoghi colpiti da disastri naturali, dove l’accesso al cibo, all’acqua potabile e ai servizi sanitari è gravemente compromesso.
L’impegno di Azione Contro la Fame nel prevenire e curare la malnutrizione
Combattere la fame e la malnutrizione è una delle più grandi sfide che siamo chiamati ad affrontare.
Si tratta di una crisi umanitaria mondiale con impatti devastanti sia sul piano sociale che economico, che, senza interventi concreti, è destinata a crescere, mettendo a rischio milioni di vite.
Da oltre 40 anni, noi di Azione Contro la Fame siamo impegnati a livello globale per salvare la vita dei bambini malnutriti e sostenere le loro famiglie portando cibo, acqua, assistenza e mettendo in atto iniziative volte a prevedere (con il supporto di tecnologie innovative), prevenire (attraverso attività di sensibilizzazione e formazione) e curare fame e malnutrizione.
Grazie alla presenza dei nostri operatori in 56 Paesi, ogni anno riusciamo a raggiungere e aiutare ogni anno più di 20 milioni di persone.
Per salvare i bambini malnutriti il nostro approccio prevede uno specifico protocollo di cura in 3 fasi:
- Stabilizzazione. In questa fase critica, il bambino è in pericolo di vita e i suoi organi non riescono ad assimilare il cibo normalmente. Per questo motivo viene ospedalizzato e alimentato con latte terapeutico, un trattamento specifico che aiuta a stabilizzare le sue condizioni.
- Transizione. Quando il bambino inizia a mostrare segni di miglioramento, l’apporto calorico viene gradualmente aumentato da 75 a 100 Kcal per chilo di peso corporeo. Tuttavia, non è ancora in grado di consumare cibi solidi.
- Riabilitazione. Una volta fuori pericolo, il bambino può essere dimesso e continuare le cure a casa con due confezioni giornaliere di cibo terapeutico pronto all’uso (RUTF). Durante questa fase, viene seguito attentamente dagli operatori sanitari comunitari, che monitorano i suoi progressi e supportano la famiglia nel processo di recupero.
Un nostro recente intervento in Kenya ci ha permesso di riportare in salute diversi bambini tra cui la piccola Rashaei Leshakwet, di 5 anni, affetta da malnutrizione media acuta. Dopo essere stata identificata da un nostro operatore sanitario comunitario nel corso di una delle sue regolari visite domiciliari, Rashaei e sua madre sono state invitate a recarsi presso uno dei centri di sensibilizzazione sostenuti da Azione Contro la Fame, dove la piccola ha potuto iniziare il trattamento.
Siamo fermamente convinti che ogni individuo abbia il diritto di poter vivere libero dalla fame, nutrendosi in modo adeguato.
Se condividi la nostra missione, puoi sostenerla anche con un piccolo gesto. Puoi fare una donazione, acquistare un regalo solidale o scegliere di devolvere il tuo 5×1000 ad Azione Contro la Fame.