La Giornata mondiale dell’ambiente si celebra tutti gli anni il 5 giugno ed è stata istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare il pubblico ed incoraggiare tutti ad agire per proteggere il nostro ambiente dall’inquinamento e dagli effetti del cambiamento climatico.
Stiamo tutti assistendo a un numero sempre maggiore di eventi meteorologici estremi, come inondazioni e incendi, che distruggono case e coltivazioni. Ma ciò che è meno noto è che il cambiamento climatico è diventato una delle cause principali dell’aumento della fame nel mondo.
Cambiamenti climatici e fame nel mondo
Le persone che già lottano per procurarsi il cibo di cui hanno bisogno possono trovarsi di fronte alla completa e totale devastazione quando sono colpite da siccità, inondazioni o ondate di calore.
Se le temperature globali continueranno a crescere fino a raggiungere i +2°C, altri 189 milioni di persone potrebbero trovarsi di fronte a una fame potenzialmente letale. In un mondo più caldo di 4 gradi, la cifra potrebbe salire a 1,8 miliardi di persone.
L’emergenza climatica è un’emergenza umanitaria.
In assenza di cambiamenti, ci saranno crisi alimentari a livello globale a causa del riscaldamento del clima e della perdita di biodiversità. Gli eventi meteorologici estremi diventeranno più frequenti e le stagioni di raccolta si accorceranno.
Senza strategie di adattamento al clima, agricoltori, pescatori e pastori si trovano ad affrontare una scelta difficile: migrare alla ricerca di altre opportunità di sostentamento o rimanere a casa e affrontare la fame.
I cambiamenti climatici costringono le persone a lasciare le proprie case
Dal 2008, quasi 175 milioni di persone in alcuni dei paesi più poveri e fragili del mondo sono state costrette a fuggire dalle loro case a causa di disastri climatici, un numero che cresce di anno in anno: solo nel 2020, sono stati 30 milioni.
Al di là dei pericoli immediati degli spostamenti a piedi con le proprie cose sulle spalle, affrontando banditi, sete e fame, le persone in cammino non possono ottenere assistenza medica e i loro figli non possono andare a scuola, il che crea un ciclo infinito di povertà e di fame che mette a rischio la vita.
Una volta arrivati nella destinazione scelta come rifugio, non c’è garanzia che ci siano cibo, acqua o terreni a disposizione. Questo significa che più persone entrano in competizione per le poche risorse disponibili, con l’alta possibilità di arrivare a tensioni e quindi conflitti.
I conflitti, a loro volta, costringono le persone a fuggire dalle loro case e dalla loro terra e a trasferirsi altrove. Tutto ciò crea una spirale di pericolo, violenza e fame che mette a rischio la vita.
Il fatto doloroso è che le conseguenze peggiori del cambiamento climatico sono affrontate dai più poveri – le persone che hanno fatto di meno per causare il problema.
I cambiamenti climatici diminuiscono la produzione alimentare
Il cambiamento climatico, con i prolungati periodi di siccità e la frequenza di eventi estremi, porta a un forte calo della produzione alimentare, il che significa meno reddito per i piccoli produttori e un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari – rendendo una dieta sana al di fuori della portata delle persone più povere del pianeta.
E il problema sta peggiorando.
I Paesi di tutto il mondo stanno vivendo un numero sempre maggiore di disastri legati al clima. La grave siccità è una delle cause principali di denutrizione in più di un terzo dei Paesi che hanno visto un aumento della fame negli ultimi 15 anni. La siccità in Somalia, ad esempio, sta causando condizioni di carestia senza precedenti, con circa il 50% dei bambini di tutto il paese malnutriti.
Nella regione africana del Sahel – che include paesi come il Niger, il Mali, il Ciad e il Burkina Faso – le stagioni delle piogge stanno diventando più irregolari. La siccità sta provocando la diminuzione della produzione alimentare, mentre le inondazioni causano l’insorgere di malattie come il colera.
Il cambiamento climatico è una minaccia a lungo termine per la sicurezza alimentare e la nutrizione.
Entro il 2050, il rischio di fame e malnutrizione potrebbe aumentare del 20%: nella giornata mondiale dell’ambiente, chiediamo alla comunità globale di agire subito per mitigare e prevenire gli effetti del cambiamento climatico.