inondazioni in Ciadinondazioni in Ciad

Inondazioni in Ciad: le conseguenze della crisi climatica

5 Dicembre 2022

LE INONDAZIONI CHE HANNO COLPITO 16 DELLE 23 PROVINCE IN CIAD HANNO PEGGIORATO LE CONDIZIONI GIÀ DIFFICILI DEL PAESE. A GIUGNO IL PAESE AVEVA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE IN VISTA DELLA STAGIONE DI MAGRA.

Le inondazioni di quest’anno in Ciad sono state estremamente forti, soprattutto per il numero di persone colpite,  pari a 622.550. Il grave impatto di quest’anno è dovuto principalmente all’inizio anticipato della stagione delle piogge nelle zone sudanesi e saheliane a causa del cambiamento climatico.

Inoltre le precipitazioni registrate nel 2022 nelle aree colpite sono ben al di sopra della media degli ultimi cinque anni e di quella di un anno normale. Nel 2021 infatti, il numero di persone colpite dalle inondazioni era nettamente inferiore, pari 256.000, mentre nel 2020 pari a 388.000.

CRISI CLIMATICA IN CIAD

Moundou, capoluogo della provincia di Logone Occidentale, ha registrato il maggior numero di persone colpite dalle inondazioni in Ciad. La città ha subito forti piogge quotidiane che hanno causato l’esondazione del fiume Nya Pendé.

A metà settembre, una missione esplorativa in città condotta dai nostri team e dall’OCHA aveva già rivelato una situazione umanitaria allarmante. Erano emersi, infatti, bisogni urgenti in aumento in tutti i settori della vita quotidiana. In totale sono 3.500 le famiglie che si stima necessitino urgentemente di assistenza nel territorio.

In base alle prime osservazioni, la maggior parte della popolazione colpita si trova nel centro della città, nelle scuole di Guelbe, Guelkoura e Djarabe 1 e 2. La situazione non è grave solo per quanto riguarda la mancanza di ripari, ma anche in termini di beni essenziali non alimentari, cibo, accesso all’acqua, ai servizi igienici e sanitari, educativi e di protezione.

L’ambiente circostante è malsano, allagato e coperto di vegetazione, con elevati rischi per la salute pubblica (malaria, malattie trasmesse dall’acqua, epidemie, ecc.). I terreni agricoli sono allagati e molti animali sono stati portati via dalle inondazioni.

Crisi climatica in ciad

il nostro sostegno alle comunità in Ciad

In risposta alla situazione, nell’ambito del meccanismo di intervento rapido finanziato dall’Agenzia svedese per lo sviluppo internazionale (SIDA), stiamo supportando 1.180 famiglie (7.080 persone) nella città di Moundou. 
Forniamo kit non alimentari e trasferimenti in denaro d’emergenza per consentire alle vittime delle alluvioni di acquistare cibo.

Moundou è una delle città più grandi del Ciad, con un grande centro urbano che è rimasto funzionale nonostante gli eventi climatici estremi. I mercati primari e secondari del centro e della periferia sono ben riforniti e continuano a fornire cibo ad alcune zone del Paese, tra cui Ndjamena. Inoltre banche, istituti di microfinanza (MFI) e operatori di telefonia mobile permettono di trasferire denaro.

I kit non alimentari distribuiti sono pensati per famiglie di 6 persone e includono :

  • due coperte, due zanzariere, due taniche da 20 litri, 2 bollitori di plastica e teloni di plastica.
  • 1 secchio da 20 litri
  • 12 saponette da 180 g

Le zanzariere distribuite contribuiranno a ridurre la diffusione della malaria, soprattutto tra i bambini. Mentre i contenitori per l’acqua saranno utilizzati per conservare l’acqua in modo da evitare la contaminazione.

 Per evitare la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua, le famiglie beneficiarie saranno sensibilizzate sulle buone pratiche igieniche. Inoltre i nostri team stanno pianificando un’operazione di igienizzazione dei punti d’acqua funzionanti nelle località ospitanti. In questo modo si eliminerà qualsiasi contaminazione del sistema idrico dovuta alle inondazioni e si eviterà il rischio di malattie ed epidemie trasmesse dall’acqua.

DUE FASI DI INTERVENTO

Due turni di distribuzione sono stati organizzati nel corso di due mesi.

Nel primo turno di metà novembre, 1180 famiglie hanno ricevuto kit non alimentari e un trasferimento iniziale di denaro di 21.000 XAF (32 euro) per poter acquistare gli alimenti di loro scelta.

La seconda fase di distribuzione sarà organizzata a dicembre e riguarderà solo il trasferimento di denaro. L’importo che verrà distribuito è di 21.000 XAF per famiglia, che corrisponde alla metà di una razione alimentare in grado di coprire il 50% (1050 Kcal/persona/giorno) del fabbisogno calorico di una famiglia di 6 persone. Questo importo consentirà alle 1.180 famiglie sostenute di acquistare i prodotti alimentari di loro scelta sul mercato locale.

AZIONE CONTRO LA FAME IN CIAD

Operiamo in Ciad dal 1981 e nel Logone Orientale dal 2018. In qualità di responsabile dell’RRM in Ciad e di co-facilitatori dei cluster WASH e Sicurezza alimentare, abbiamo una vasta esperienza nel rispondere e coordinare interventi rapidi in contesti multiformi. Abbiamo realizzato numerosi progetti inemergenza per assistere le vittime delle alluvioni a Mayo-Kebbi Est (2010), Tandjilé (2011), Salamat (2017), Mayo-Kebbi Ovest (2019), Lac (2020).

Aiutaci a continuare a sostenere le popolazioni più vulnerabili che stanno subendo oggi le conseguenze del cambiamento climatico. Con il tuo aiuto potrai fare la differenza nella vita di chi è più in difficoltà.

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