Fatumata ha 2 anni e vive a Kourougue, uno sperduto villaggio in Mali. Oggi è in perfetta salute, ma qualche mese fa avreste stentato a riconoscerla: non si reggeva in piedi e faticava a respirare, ma la sua famiglia non capiva cosa avesse. A riconoscere i chiari segni della malnutrizione è stata Hawa, una vicina di casa. Hawa Coulibaly, 30 anni, è un’Operatrice Sanitaria di Comunità dell’innovativo programma creato da Azione Contro la Fame: è stata formata per diagnosticare e curare i bambini malnutriti direttamente nel suo villaggio e in quelli vicini.
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Il lavoro di Hawa a Kourougue
Hawa lavora da casa, dove ha tutta l’attrezzatura necessaria per diagnosticare e curare i bambini come Fatumata. Usando la MUAC band (“mid-upper arm circumference”, il bracciale per misurare la circonferenza del braccio) Hawa ha riconosciuto una grave malnutrizione e le ha prescritto un ciclo di terapie di 3 settimane. Grazie all’intervento di Hawa, Many, la mamma di Fatumata, ha potuto curare sua figlia a casa, senza intraprendere un lungo viaggio a piedi verso il centro sanitario più vicino.
Kourougue prima e dopo Hawa
Le cose a Kourougue, però, non sono sempre andate così: se lo ricorda bene proprio Many, che pochi anni fa visse un incubo quando suo figlio maggiore, Musa, soffrì di una malnutrizione acuta grave. Ai tempi Hawa non era ancora un’Operatrice Sanitaria di Comunità, e così nessuno al villaggio riconobbe i segni della malattia: i genitori, vedendo il figlio debole, usavano la medicina tradizionale e lo lavavano con una miscela di acqua, foglie e corteccia del Tereninfu, una pianta locale. Senza cure, Musa peggiorò rapidamente e i genitori alla fine si convinsero a portarlo a piedi al centro sanitario più vicino, a 10 km di distanza. “A forza di camminare ci si ammala – dice Many – Se devi spendere soldi sia per le medicine che per il carburante di una moto, per noi diventa difficile”.
Una volta alla clinica, ci si rese conto che la malnutrizione acuta grave di Musa era in stadio così avanzato che fu necessario ricoverarlo d’urgenza in un ospedale finanziato da Azione Contro la Fame a Kita. Many stette con il figlio per 15 giorni, e per tutto quel tempo non potè né lavorare né prendersi cura del resto della famiglia. Rispetto a Musa, la sorellina Fatumata è stata molto più fortunata.
Mali, un dramma quotidiano
In Mali, ogni giorno muoiono quasi 150 bambini a causa della malnutrizione. Questo perché molti non ricevono alcun trattamento, oppure vengono ricoverati solo quando le loro condizioni sono ormai critiche. Accedere alle cure è difficile soprattutto per via della lontananza dei villaggi dai centri sanitari: 8 persone su 10 vivono in aree rurali e quasi 6 abitano a più di 5 km dal centro più vicino. È per questo che Operatori Sanitari di Comunità come Hawa sono di importanza vitale. “Prima di Hawa, vivevamo nell’oscurità – dice Many – Da quando è arrivata qui, i bambini sono più sani e le madri sono più felici”.