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Operatori umanitari in prima linea contro il COVID

21 Gennaio 2021

In tutto il mondo, i nostri operatori umanitari continuano a sostenere e fornire aiuto dove è più necessario durante questo periodo di pandemia. Dalla Somalia alla Colombia, hanno condiviso con noi le loro esperienze in prima linea contro il Covid.

Mustaf Yousuf, medico in un centro di stabilizzazione a Mogadistium, Somalia

Mustaf Yusuf è medico a Mogadistium, all’interno di uno dei centri sanitari sostenuti da Azione Contro la Fame in Somalia.

Quando è scoppiata la pandemia in Somalia, abbiamo dovuto cambiare il modo in cui ci prendiamo cura delle madri e dei bambini che vengono qui (soprattutto per ricevere e distribuire le scorte di cibo terapeutico pronto all’uso). Consentiamo l’accesso a un massimo di 10-20 madri all’ora per garantire che le pratiche di distanziamento sociale siano seguite. Garantiamo inoltre che le madri ricevano le loro razioni terapeutiche bisettimanali (anziché settimanali) per ridurre al minimo i loro viaggi al centro. In qualità di operatore sanitario, la mia priorità è salvare vite umane. Essere al servizio delle persone che ne hanno più bisogno e sapere che il lavoro che svolgo è fondamentale e molto necessario mi rende felice.

Abeda Sultana Liza, supervisore del programma Food for Peace a Cox’s Bazar, Bangladesh

Abeda Sultana Liza viaggia da casa al lavoro sulla sua moto.

Non mi sarei mai immaginata di vivere qualcosa di simile a una pandemia. È dura e tutti sono tesi, ma fortunatamente nella nostra squadra ci prendiamo cura l’uno dell’altro in modo da poter essere al meglio quando aiutiamo la nostra comunità.

I nostri orari di lavoro si allungano sempre di più. Tuttavia, continuiamo a fornire servizi perché abbiamo a cuore i nostri programmi e le persone che dipendono dall’assistenza umanitaria. Tutti stanno facendo il possibile, il che è molto confortante.

Quello che vogliamo sono cose semplici: conversazioni casuali con i colleghi mentre sorseggiamo il nostro caffè mattutino e i sorrisi dalle persone che aiutiamo. La loro stanchezza diminuisce quando vedono che tutti stiamo portando lo stesso peso, cercando di aiutare e combattendo la pandemia allo stesso tempo.

Lydia Mshengez, nutrizionita, Tanzania

La specialista in nutrizione Lydia Mshengezi continua a fornire servizi salvavita durante la pandemia.

La mia esperienza in campo umanitario mi ha insegnato ad essere pronta ad affrontare i cambiamenti in qualsiasi momento e a gestire ogni situazione in modo diverso. Nel bel mezzo della pandemia, mi rendevo ancora conto che i nostri beneficiari avevano ancora più bisogno di noi.

Avevano bisogno delle informazioni giuste al momento giusto per evitare di contrarre la malattia. L’impegno e l’attenzione di tutto lo staff ci hanno permesso di raggiungere i beneficiari con supporto e assistenza, compresi quelli nelle regioni più difficili da raggiungere.

Javier Yesid Velandia Leal, coordinatore della logistica, Colombia

Il momento più difficile è stato quando, lasciandomi la famiglia alle spalle, sono salito su un aereo diretto in Amazzonia, dove i casi di Covid stavano aumentando ad alta velocità. È un’area del Paese che non conoscevo, con una squadra che non conoscevo e con un discreto rischio di contagio.

La mia missione in Amazzonia è stata il momento più difficile, ma allo stesso tempo il più gratificante. Al ritorno, ho capito di aver contribuito con un granello di sabbia insieme ai miei colleghi e alla comunità per aiutare a mitigare la diffusione della pandemia. Questa è stata la sensazione più gratificante per me.

Lorjock Riak Lorjock, coordinatore del programma di acqua e igiene, Sud Sudan

Lorjock Riak Lorjock è il coordinatore del programma di acqua e igiene a Paguir, nel Sud Sudan.

Nelle mie passate esperienze ho salvato vite nelle zone di conflitto e gestito le malattie più infettive del mondo, come le epidemie di colera nei campi per sfollati in Sud Sudan. Solo grazie ad esse ho rafforzato la mia capacità di rimanere positivo e cauto durante la pandemia di Covid19, fornendo assistenza e formando la popolazione sulle regole igieniche di base.

Lavorare nel mio ruolo e poter così aiutare i nostri beneficiari è la mia più grande soddisfazione, dal momento che so di contribuire a rallentare questa pandemia, nonostante tutte le sfide che ci pone ogni giorno.

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