QUANDO IL SISMA HA COLPITO LA TURCHIA, UN NOSTRO OPERATORE SI TROVAVA A GAZIANTEP, EPICENTRO DEL TERREMOTO CHE HA GIÀ CAUSATO PIÙ DI 20.000 VITTIME E DEVASTATO IL SUD DEL PAESE E IL NORD DELLA SIRIA.
Daniel Martín, direttore della nostra organizzazione in Colombia, si trovava in Turchia con la sua famiglia per motivi personali quando il terremoto ha colpito la Turchia.
"Eravamo appena arrivati quella sera. Stavamo dormendo e ovviamente ci siamo alzati di corsa per prendere i bambini e metterci sotto il telaio di una porta. Il terremoto è durato circa un minuto, ma sembrava che non dovesse finire mai. La casa ondeggiava come una vela. Naturalmente non potevamo correre perché nevicava e dovevamo rivestire i bambini, prendere delle coperte... Siamo usciti e ci siamo riparati in una capanna di legno vicino alla casa, in modo che i bambini non si bagnassero. Al mattino, quando siamo riusciti a tornare a casa per prendere alcune cose per partire, si è verificato il secondo terremoto. Tutto sommato, siamo stati fortunati".
Mentre la ricerca dei sopravvissuti continua, milioni di persone sono rimaste prive di un rifugio: il terremoto ha distrutto case, scuole ed ospedali. C’è grande preoccupazione per le condizioni dei superstiti e per la salute mentale delle famiglie delle vittime, dei soccorritori e degli operatori umanitari che stanno assistendo a questa catastrofe.
"La situazione è ancora insicura, c'è molta incertezza. La stragrande maggioranza delle persone dorme in auto, perché molte case hanno grosse crepe e finché gli edifici non saranno ispezionati, non è sicuro rientrare. Nella nostra casa non c'erano gas, elettricità e acqua potabile, ma oltre al soccorso di vario tipo, che è assolutamente necessario, servirebbe supporto psicologico. Anche per i soccorritori e gli operatori umanitari sarà difficile prestare aiuto, in assenza di supporto psicologico. Ci sono persone molto scosse da quello che è successo".
Le nostre squadre si sono mobilitate immediatamente per fornire cibo, acqua, medicinali, kit per l’igiene e coperte calde e si stanno organizzando per poter offrire supporto psicologico alle persone coinvolte.
Oggi più che mai c’è bisogno del tuo aiuto, è fondamentale agire subito!