LA SITUAZIONE IN KENYA
Il Kenya ha una delle più grandi economie dell’Africa centrale e orientale, oltre a un settore agricolo forte. Purtroppo la disparità nella distribuzione della ricchezza costringe metà della popolazione a vivere sotto la soglia di povertà.
Malnutrizione, malaria e malattie trasmesse dall’acqua inquinata rimangono i problemi gravi, visti anche il grande numero di abitanti. Per aiutare le comunità kenyote noi di Azione contro la Fame siamo impegnati dal 2002 nella realizzazione di programmi di nutrizione, sicurezza alimentare, accesso all’acqua potabile, ai servizi sanitari e all’igiene.
La terribile situazione sanitaria è peggiorata negli ultimi anni, a causa di una spaventosa siccità e la conseguente carenza di acqua e cibo, che hanno messo in pericolo la vita e i mezzi di sopravvivenza di milioni di persone.
La prolungata siccità in Kenya ha provocato una crisi alimentare e nutrizionale gravissima. Cinque stagioni consecutive di mancate piogge hanno impoverito i pascoli, ridotto la disponibilità di acqua
e cibo e aumentato i conflitti interni per l’accesso alle risorse.
Il numero di persone che lottano contro la fame e necessitano di assistenza umanitaria è di circa 2,8 milioni. Inoltre, si stima che 970.000 bambini sotto i cinque anni e 142.000 donne in gravidanza e in allattamento siano malnutriti e necessitino di cure salvavita.
IL NOSTRO INTERVENTO IN KENYA
Noi di Azione contro la Fame siamo operativi in Kenya dal 2006 con programmi multidimensionali per fornire sostegno alle comunità più fragili:
- Abbiamo collaborato con il Ministero della Salute e altre organizzazioni per rafforzare il sistema sanitario, distribuire forniture essenziali per il trattamento della malnutrizione e migliorare l’accesso all’acqua pulita e sicura nelle comunità colpite dalla siccità.
- Per prevenire la fame nelle aree colpite dalla siccità, abbiamo fornito assistenza alimentare, sia direttamente che sostenendo la salute del bestiame.
- I nostri team hanno anche formato più di 5.200 donne all’utilizzo di tecniche agricole intelligenti dal punto di vista climatico, in modo che potessero produrre a casa colture nutrienti per sfamare le loro famiglie e guadagnare denaro attraverso la vendita delle eccedenze.