Siccità e desertificazione rappresentano una minaccia allo sviluppo sostenibile, specialmente nei paesi in via di sviluppo, ma non solo. Si stima infatti che entro il 2050 la siccità potrebbe colpire oltre tre quarti della popolazione mondiale.
Molte delle persone che vivono nei paesi più poveri, quelli maggiormente colpiti dai cambiamenti climatici e dai suoi effetti, sono agricoltori e allevatori. La presenza di terre produttive è fondamentale per la loro sopravvivenza.
Tuttavia, siccità e desertificazione, causate dall’azione umana e dai cambiamenti climatici, stanno minando sempre di più i loro mezzi di sostentamento.
Siccità e desertificazione aggravano i problemi economici, sociali e ambientali esistenti, come la povertà, le cattive condizioni di salute, la mancanza di sicurezza alimentare, la perdita di biodiversità, la scarsità d’acqua, le migrazioni forzate e la minore resilienza ai cambiamenti climatici o ai disastri naturali.
Leggi come il cambiamento climatico causa fame nelle zone colpite da siccità ed eventi estremi.
Emergenza siccità in Sahel
In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità, in programma il 17 giugno, Azione contro la Fame lancia un appello legato all’emergenza-Sahel.
In questo vasto territorio situato nell’Africa sub-sahariana, infatti, entra nel vivo la cosiddetta “stagione della fame”: un periodo di scarsità che si ripete ogni anno, tra giugno e settembre, in una delle regioni più soggette ai cambiamenti climatici.
Qui la siccità continua a mettere a dura prova le sorti di una popolazione che dipende, per lo più, dall’agricoltura e dall’allevamento. Così, proprio in questo periodo, mentre il Sahara avanza di cinque metri ogni anno, le riserve alimentari che dipendono dai raccolti vanno esaurendosi e la contrazione dell’offerta genera, inevitabilmente, un significativo aumento dei prezzi. La mancanza di pascoli adeguati, anch’essi colpiti dalla siccità, rende inoltre difficile la sopravvivenza del bestiame.
34,5 milioni di persone in Sahel sopravvivono grazie all’assistenza umanitaria.
Questo periodo è sempre stato estremamente difficile le popolazioni del Sahel. Quando arriveranno le piogge, aumenteranno i casi di malaria e colera, che a loro volta faranno aumentare i casi di malnutrizione infantile.
Tra siccità, desertificazione e conflitti, temiamo non solo un collasso delle strutture sanitarie, ma anche conseguenze terribili sui livelli di malnutrizione. Va ricordato che il sistema sanitario, in Sahel, è già sotto pressione dieci mesi su dodici e che in poche settimane, con l'arrivo della stagione delle piogge, potrebbero cominciare ad aumentare i casi di malnutrizione tra i bambini di età inferiore ai cinque anni.