Cos’è, come si diffonde la febbre dengue e quali sono i Paesi a rischio
La febbre dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare infette, in particolare dalla specie Aedes aegypti. Si manifesta 3-6 giorni dopo la puntura con sintomi quali febbre alta, forte mal di testa, dolore agli occhi, nausea, vomito irritazioni cutanee. Per via dei forti dolori articolari e muscolari, questa malattia è anche nota come “febbre spaccaossa”.
Sebbene molte persone sviluppino la malattia in forma lieve, in assenza di una adeguata terapia di supporto, la febbre dengue può evolvere in una forma particolarmente grave. In questi casi, oltre i sintomi sopra descritti, possono comparire anche sanguinamenti dal naso, dalle gengive e gastrointestinali, accompagnati da un’elevata permeabilità capillare che può portare a shock e conseguente decesso.
Analizzando la mappa globale della diffusione della febbre dengue i Paesi più a rischio attualmente sono circa 100, distribuiti in Africa, Americhe, Pacifico occidentale, Asia sudorientale.
Diffusione della febbre dengue: i Paesi più a rischio
In base ai dati diffusi dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), dall’inizio del 2024 sono stati segnalati oltre 14 milioni di casi di febbre dengue a livello globale, con circa 10.000 decessi.
La situazione è particolarmente critica nelle Americhe, dove si sono registrati oltre 12 milioni di contagi. I Paesi più colpiti sono stati il Brasile, seguito da Argentina, Paraguay, Colombia, Messico e Perù.
Anche in Africa, sempre nel 2024, la febbre dengue continua a diffondersi rapidamente. Secondo l’Africa CDC Epidemic Intelligence Report, sono stati segnalati oltre 100.000 casi. I paesi interessati sono stati molti, tra cui Burkina Faso, Ciad, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Senegal, Sudan, Etiopia, Ghana e diversi altri.
La portata della diffusione e la pressione sui sistemi sanitari locali rendono urgente un intervento mirato per la prevenzione, il controllo e il trattamento della malattia, soprattutto nelle aree dove l’accesso ai servizi di base è già limitato.
Come e perché si diffonde la febbre dengue nei paesi a rischio
I Paesi dove aumenta il rischio di diffusione della malattia sono quelli maggiormente interessati dal cambiamento climatico. Eventi meteorologici estremi, come alluvioni o lunghi periodi di piogge intense, creano condizioni favorevoli alla proliferazione delle zanzare, principali vettori della malattia.
Il clima caldo-umido accelera la replicazione del virus, favorendone la trasmissione. Le persone che contraggono la malattia sperimentano anche un ridotto assorbimento dei nutrienti, che diventa problematico in caso sia già stato accertato uno stato avanzato di malnutrizione.
Nei Paesi dove si diffonde la febbre dengue la situazione diventa ancora più grave in assenza di servizi sanitari adeguati e nei contesti caratterizzati da carenza di norme igienico-sanitarie e mancanza di accesso all’acqua pulita.
Particolarmente a rischio sono le donne incinte o che allattano, i bambini, i soggetti affetti da malnutrizione, le comunità più marginali che hanno meno accesso a risorse economiche e servizi di supporto. Possiamo quindi affermare che la diffusione della dengue nei Paesi a rischio è determinata da una serie di fattori combinati tra loro quali cambiamenti climatici, diffusione della fame che porta alla malnutrizione e disuguaglianze sociali.
Come interviene Azione Contro la Fame per far fronte alle epidemie
Noi di Azione Contro la Fame assistiamo i pazienti affetti da febbre dengue e altre malattie presso i nostri centri sanitari, lavorando nel rispetto dei protocolli nazionali e internazionali, in base alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Parallelamente, ci prendiamo cura dei pazienti affetti da malnutrizione, specialmente i bambini, al fine di evitare l’insorgere di ulteriori complicazioni.
Presso il Centro Sanitario Consuelo, a Piura, in Perù, abbiamo lavorato a stretto contatto con lo staff medico per mettere in atto azioni preventive contro la diffusione della dengue.
I nostri operatori sono stati un punto di collegamento fondamentale con la comunità: hanno visitato le famiglie casa per casa per spiegare come riconoscere i sintomi della dengue, come prevenirla e quali misure igieniche adottare in caso di contagio. Le persone sono inoltre state invitate a rivolgersi al centro sanitario per segnalare i possibili casi di dengue.
Ci siamo infatti resi conto che le persone sono molto disinformate sull’argomento. In estate, per sopperire alla carenza di acqua, molte famiglie la raccolgono in contenitori non protetti, creando inconsapevolmente ambienti favorevoli alla proliferazione delle zanzare.
Per prevenire la diffusione della dengue, mettiamo quindi in atto nelle comunità più a rischio interventi per favorire l’accesso all’acqua potabile, realizziamo infrastrutture igienico-sanitarie e per la gestione delle acque reflue.
Il nostro impegno non sarebbe possibile senza le donazioni delle persone che condividono con noi il desiderio di eliminare la fame nel mondo e la diffusione delle malattie.
Anche tu puoi fare molto, con un piccolo contributo puoi cambiare la vita di molte persone.