Etiopia madre e figliaEtiopia madre e figlia

I Paesi dove si soffre di più la fame

18 Gennaio 2023

AFGHANISTAN, ETIOPIA, NIGERIA, SOMALIA, SUD SUDAN E YEMEN SONO I PAESI DOVE SI SOFFRE PIÙ LA FAME CON I PIÙ ALTI LIVELLI DI INSICUREZZA ALIMENTARE. DOBBIAMO AGIRE ORA PER EVITARE LA CATASTROFE.

La fame nel mondo

Un massimo storico di 205 milioni di persone in 45 Paesi non ha cibo a sufficienza secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite.
45 milioni di persone in 37 Paesi sono a rischio di carestia o di crisi alimentare. Tra queste, 970.000 persone rischiano di morire di fame se non arriverà un intervento immediato.

Afghanistan, Etiopia, Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Yemen sono i paesi dove si soffre più la fame.

I conflitti rimangono la causa principale della fame in tutto il mondo, con gli effetti a catena della guerra in Ucraina che aggravano ulteriormente la crisi della fame a causa dell’aumento vertiginoso dei prezzi di cibo, carburante e fertilizzanti.

Anche le condizioni meteorologiche estreme, intensificate dalla crisi climatica, come siccità e cicloni, stanno avendo un impatto disastroso, distruggendo i raccolti.
La peggiore siccità a memoria d’uomo si sta abbattendo sull’Africa orientale in questo momento.

Dove si soffre la fame

Afghanistan

Crisi alimentare Afghanistan

Con quasi 6 milioni di persone che non hanno cibo a sufficienza, all’inizio del 2022 l’Afghanistan è stato aggiunto all’elenco dei Paesi con i livelli di insicurezza alimentare più preoccupanti.

  • La persistente siccità che colpisce il Paese continua a compromettere i raccolti degli agricoltori e la loro capacità di coltivare cibo.
  • La situazione economica in Afghanistan si è rapidamente deteriorata dopo gli eventi politici di agosto 2021 che hanno portato oltre il 90% della popolazione a trovarsi in una condizione di povertà.
  • La fame è in aumento e la necessità di sostegno umanitario cresce, mentre le restrizioni per gli aiuti umanitari rimangono rigide.

Inoltre, a causa della guerra in Ucraina, i prezzi dei prodotti alimentari stanno salendo alle stelle. Il prezzo medio di un paniere alimentare è aumentato del 26% rispetto allo scorso anno.

Il lavoro di Azione contro la Fame in Afghanistan
Il nostro team in Afghanistan è riconosciuto per la sua esperienza nel campo della salute e della nutrizione. Gestiamo progetti per la diagnosi e la cura dei bambini che soffrono di malnutrizione e aiutiamo le comunità ad accedere all’acqua potabile. Per proteggere l’allevamento e l’accesso al cibo, forniamo mangimi per il bestiame affinché possa produrre carne e latte. Le nostre équipe sanitarie mobili si recano anche in comunità remote che hanno difficoltà ad accedere ai servizi medici, per assicurarsi che nessuno venga lasciato indietro.

Etiopia

L’Etiopia sta affrontando la più grande crisi dell’Africa orientale: più di 20 milioni di persone non hanno cibo a sufficienza.

  • L’intensificarsi dei conflitti e le condizioni meteorologiche estreme causate dai cambiamenti climatici hanno reso ancora più difficile l’accesso al cibo nel Paese.
  • La situazione politica, in particolare nella regione del Tigray, rimane instabile e le violenze hanno sconvolto la vita delle persone. Le comunità non hanno avuto altra scelta se non quella di fuggire dalle proprie case.
  • Ad aggravare le conseguenze del conflitto, la peggiore siccità che l’Etiopia abbia mai vissuto negli ultimi 40 anni. L’impatto sui raccolti è stato devastante e questo impedirà alla popolazione di raccogliere le scorte alimentari necessarie.

Il lavoro di Azione contro la Fame in Etiopia
Lavoriamo in Etiopia dal 1985, fornendo assistenza umanitaria a quasi 2 milioni di persone. Il nostro lavoro si concentra sull’assistenza nutrizionale e sanitaria ai bambini al di sotto dei cinque anni che soffrono di fame mortale e sul sostegno alle comunità attraverso l’assistenza in denaro.

Nigeria

Nigeria fame e malnutrizione

I conflitti sono ancora la causa principale della fame in Nigeria. L’aumento delle violenze impedisce alle persone di recarsi al mercato o di coltivare le proprie terre in sicurezza. Questo influisce sulla capacità di guadagno delle persone e le costringe a lasciare le proprie case. Per coloro che vivono in aree sotto il controllo di gruppi armati, può essere estremamente difficile per le organizzazioni umanitarie raggiungere le persone portando il sostegno di cui hanno bisogno.

  • Nel nord-est del Paese, dove il conflitto è più intenso, si prevede che più di 1,3 milioni di bambini e 152.000 madri incinte o in fase di allattamento siano gravemente malnutriti.
  • A peggiorare la situazione, l’inflazione su base annua ha raggiunto il 22% a luglio e il prezzo del grano è aumentato del 30%, facendo lievitare il costo del cibo.

Il lavoro di Azione contro la Fame in Nigeria
Lavoriamo in Nigeria dal 2010 per combattere le cause profonde della fame. Continuiamo a fornire assistenza alimentare mensile a oltre 200.000 persone negli Stati di Borno e Yobe. Le nostre équipe forniscono supporto tecnico alle famiglie nell’agricoltura, nell’allevamento, nella pesca e in altre attività che permettono di generare reddito e migliorare l’accesso al cibo.

Somalia

Somalia fame

Insieme all’Afghanistan, la Somalia è stata aggiunta all’elenco dei Paesi con i più alti livelli di fame all’inizio del 2022. La malnutrizione infantile è aumentata del 40% solo tra gennaio e aprile 2022.

E proprio come l’Etiopia, il Paese sta affrontando la peggiore siccità a memoria d’uomo. Cinque stagioni consecutive di precipitazioni scarse hanno reso la coltivazione difficile. A causa dei conflitti e delle ripetute siccità, molti sono stati costretti a lasciare le loro case in cerca di cibo. La dipendenza del Paese dalle importazioni di grano dalla Russia e dall’Ucraina ha inoltre portato ad un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari alle stelle.

  • 6,7 milioni di somali attualmente non hanno cibo a sufficienza.
  • Questo si aggiunge a 2,2 milioni di persone che sono sull’orlo della carestia e a 300.000 persone che sono già nel bel mezzo di una crisi alimentare.

Il lavoro di Azione contro la Fame in Somalia
Il nostro lavoro in Somalia si concentra sul trattamento della malnutrizione di donne e bambini e sulla fornitura di acqua potabile e servizi igienici. Le nostre squadre mobili si recano nei villaggi e nei campi di sfollamento per monitorare la salute e la nutrizione e fornire assistenza sanitaria. Inoltre, forniamo denaro alle famiglie bisognose affinché possano acquistare beni di prima necessità.

Sud Sudan

Sud Sudan Fame

Quest’anno, in Sud Sudan, per il quarto anno consecutivo le inondazioni, i conflitti e un’economia debole hanno intensificato la crisi alimentare nella nazione più recente del mondo.

Come la Somalia, il Sud Sudan dipende fortemente dalle importazioni di cibo e carburante. Con i prezzi internazionali elevati dovuti agli effetti della guerra in Ucraina e le inondazioni che hanno distrutto i raccolti nella parte orientale del Paese, non c’è abbastanza cibo per tutti.

  • Tra aprile e giugno 2022, 7,75 milioni di persone – quasi due terzi della popolazione – non avevano cibo a sufficienza.
  • Tra questi 2,89 milioni di persone sull’orlo della carestia.

Il lavoro di Azione contro la Fame in Sud Sudan
Spesso siamo l’unica organizzazione a fornire servizi sanitari e nutrizionali salvavita nelle aree remote del Sud Sudan. Abbiamo sostenuto più di 5.000 agricoltori con corsi di formazione e strumenti per la coltivazione di colture nutrienti e continuiamo a curare bambini e donne incinte che soffrono di malnutrizione. Distribuiamo inoltre cesti di cibo di vitale importanza alle famiglie colpite dalle inondazioni e forniamo accesso all’acqua potabile, a buone condizioni igieniche e a servizi igienici sicuri.

Yemen

Le famiglie che vivono in Yemen, Paese devastato dalla guerra, stanno affrontando la peggiore crisi umanitaria degli ultimi decenni.

  • La guerra civile nel Paese è ancora oggi una delle cause principali della fame che minaccia la vita dei cittadini. I civili continuano a dover vivere il peso del conflitto e migliaia di persone sono costrette a fuggire dalle loro case.
  • La debolezza della moneta yemenita e l’aumento globale del costo del cibo stanno avendo un impatto devastante. In alcune aree del Paese, il prezzo di un paniere alimentare è aumentato del 74%.

Le prospettive, tuttavia, sono meno gravi di quanto previsto in precedenza. All’inizio dell’anno era stato previsto che 19 milioni di yemeniti non avrebbero avuto abbastanza da mangiare, tra cui 7 milioni di persone sull’orlo della carestia. Tuttavia, la tregua tra le parti in conflitto ha permesso l’accesso delle persone a beni alimentari e carburante.

Il lavoro di Azione contro la Fame in Yemen
Nonostante le restrizioni estremamente rigide, continuiamo a sostenere i bambini vulnerabili e le loro famiglie in Yemen attraverso i nostri servizi di nutrizione, acqua, servizi igienici e salute mentale. Inoltre, forniamo alle famiglie guidate da donne in situazioni finanziarie disagiate sovvenzioni incondizionate e formiamo le madri per sensibilizzarle su una nutrizione corretta per i propri figli.

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