LA SITUAZIONE IN GIORDANIA
A oltre dieci anni dall’inizio della crisi siriana, circa 660.000 rifugiati siriani sono registrati in Giordania. Fattori come la lenta crescita economica e la pandemia di Covid-19 hanno impoverito ulteriormente le risorse del Paese, provocando un’impennata della disoccupazione.
Il 25% della popolazione attiva è disoccupata, mentre le donne giordane rappresentano solo il 14% della forza lavoro, frenate dalle barriere di genere che ostacolano l’accesso al lavoro. Oltre l’80% dei rifugiati siriani vive al di sotto della soglia di povertà, con un accesso limitato al mercato del lavoro.
Questa situazione ha aggravato l’insicurezza alimentare delle famiglie, rendendo sempre più difficile l’accesso al cibo e peggiorando le condizioni di vita già precarie.
IL NOSTRO INTERVENTO IN GIORDANIA
Noi di Azione contro la Fame siamo attivi in Giordania dal 2014, con programmi mirati a garantire la sicurezza alimentare, a migliorare i mezzi di sussistenza e a migliorare l’accesso all’acqua. In particolare:
- Miglioriamo l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici di qualità, prevenendo le malattie legate all’acqua contaminata e promuovendo tecniche di gestione sostenibile delle risorse idriche.
- Implementiamo interventi che favoriscono l’autosufficienza dei rifugiati e delle comunità ospitanti, rispondendo ai loro bisogni essenziali.
- Offriamo supporto psicologico per salvaguardare la salute mentale dei rifugiati e delle comunità ospitanti.
- Contribuiamo al miglioramento delle condizioni socio-economiche delle popolazioni vulnerabili, creando opportunità di lavoro a breve termine.